Alla cortese attenzione del
Presidente della Regione Toscana
Claudio Martini
Lo scrivente gruppo di “Genitori di Pistoia per il diritto allo studio”,
presa coscienza dell'importanza delle ripercussioni che scaturiranno dall'attuazione della riforma scolastica messa in essere dall'attuale Governo Centrale;
nella ferma convinzione che la Scuola sia strumento di primaria importanza per la crescita e l'edificazione dei nostri figli e baluardo in difesa della cultura, dell'integrità e dell'educazione;
nella convinzione che la Regione Toscana condivida (visto l'impegno dimostrato nell'attenzione riservata fino ad oggi nel disciplinare in merito alla materia, per quanto di sua competenza) l'alto valore etico-sociale che la scuola riveste per i Nostri figli;
considerato che lo Stato tiene conto del parere della Conferenza Unificata (Stato-Regioni) e che la prossima Conferenza Stato Regioni è convocata per giovedì 13 novembre 2008 e che all'ordine del giorno al punto 2) dell'elenco A è:
Parere sul disegno di legge recante : "Disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca". (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) codice sito 4 .2/2008/9 Parere ai sensi dell'articolo 2, comma 4) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n 281 .
sottopone alla Sua attenzione le considerazioni che seguono
e chiede alla S.V. di esserne portavoce in sede di Conferenza Unificata
La nostra analisi è partita dalla considerazione delle importanti implicazioni di rilevanza etico-sociale che stanno alla base di ogni riforma che interessa lo sviluppo della persona e chiediamo:
perché si intende risparmiare sull'istruzione Statale invece di ottimizzare l'istruzione intervenendo su quanto necessita di riforma.
e ancora, ci chiediamo se una riforma che taglia sugli investimenti per la scuola pubblica (invece di occuparsi di migliorarne il servizio) ottempera, o meno, ad uno dei principi fondamentali della Costituzione Italiana, che all'art 3, definisce “compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
ci domandiamo inoltre se è opportuno riflettere sul fatto che oggi è forse giunto il momento di dare una nuova lettura all'articolo 33 della Costituzione che, a sostegno delle scuole non statali che chiedono la parità, definisce obbligo di legge assicurare ai loro alunni un trattamento equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
Ci pare infatti che oggi siano gli alunni delle scuole statali nella necessità di chiedere e pretendere il diritto di beneficiare di un trattamento equipollente a quello degli alunni delle scuole private.
Nel ringraziare dell'attenzione che vorrà riservarci, confidiamo nella Sua persona e cordialmente salutiamo.
Genitori di Pistoia per il diritto allo studio
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