Libertà scomode
Gesti consentiti che urtano la nostra sensibilità. Eppure c’è di peggio…
Prendo spunto da una canzone di Gaber: “Sono assai cambiato/sono così spregiudicato/sono infedele e sono matto/posso far tutto” Ma sarà proprio vero? O qualcuna di queste libertà è considerata fastidiosa, immorale, quasi agghiacciante? Bestemmiare si può, e specie in Toscana è usanza diffusa, ma farlo in pubblico ad alta voce provoca stupore e rapidi segni della croce. Ammetto che è un comportamento da vili marrani, ma permissibile. Lo stesso vale per il parlare sboccato in generale, per lo scaccolarsi, il ruttare e/o l’emettere flatulenze, lo sputare, l’urlare ecc. ecc. Certo, siamo tutti d’accordo che sono attività da evitare, ma ce ne sono altre, ben più gravi, che come queste passano impunite. Ad esempio, se sei un parlamentare della Lega Nord, puoi insultare tutti, dai negri ai terroni, e non solo non vieni denunciato, ma non provochi nemmeno lo sdegno di un ubriaco che canta a squarciagola. Il detto onorevole, poi, può professarsi cattolicissimo ma richiedere che i bambini stranieri vengano inseriti in classi differenziali (“ama il prossimo tuo come te stesso”…). È da queste “piccolezze” che emerge la vera faccia dell’Italia: retrograda, ignorante, bacchettona ed incoerente. La maggioranza silenziosa mi disgusta, ben venga chi ha il coraggio di esprimere le proprie idee (fin quando non prevarica la libertà di un altro). È la più grande conquista dell’uomo nel campo intellettuale, anche se stanno tentando di togliercela, barattandola con “libertà” inutili e consumistiche: “Si può far ginnastica un’ora al giorno/Si può collegarsi coi siti porno […] Ma come? Con tutte le libertà che avete/volete anche la libertà di pensare?” Marco Landucci
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