No ai tagli della Gelmini!

Questo blog è nato come strumento di supporto all'attività di un nutrito gruppo di genitori della provincia di Pistoia che spontaneamente si sono riuniti per condividere il dissenso civile verso la legge 133 , il D.L. 137 e successiva L. 169 e tutte le recenti disposizioni del governo in tema di scuola e diritto allo studio, che noi tutti riteniamo assolutamente inique. Questo blog , pur se originato da genitori con figli in età scolare, vuole essere aperto ad ogni contributo proveniente da altre istituzioni come Università, Ospedali e ogni struttura pubblica avente un ruolo centrale nel tessuto sociale ; tutte le strutture pubbliche infatti sono oggi a rischio.

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sabato 22 novembre 2008

Vogliamo seguire un modello obsoleto?

Ringrazio Lisa Vozza per avere portato all'attenzione di ReteScuole questa importante testimonianza , e per averla tradotta in italiano.


"Genitori delle scuole pubbliche, unitevi!"
SANDRA TSING LOH
Pubblicato su un blog del New York Times di oggi - http://campaignstops.blogs.nytimes.com/


...Eppure, anche se le probabilità potrebbero non sembrare dalla nostra parte, come madre in trincea nella scuola pubblica, sono molto ottimista sulle prospettive di questa coraggiosa nuova era. Il tempo è perfetto per una rinascita del più Jeffersoniano degli ideali americani - l'istruzione pubblica di qualità, accessibile a tutti - dove una cittadinanza istruita è al cuore di una democrazia fiorente. Può sembrare strano, ma la prima occasione straordinaria per la pubblica istruzione in America è proprio l'apocalisse economica. L'abitudine ormai trentennale di continuare a privatizzare i nostri piccoli angoli di democrazia, di usare la carta di credito per fuggire ai nostri spazi pubblici, sta infine morendo. Perfino a Los Angeles le scuole private stanno risentendo della botta, dal momento che le famiglie che non possono più permettersi rette superiori ai $ 20,000 e stanno passando nelle scuole pubbliche. Certo, magari passeranno prima a scuole charter (NdT scuole private che non chiedono la retta e ricevono sussidi pubblici
in cambio dell'impegno ad attenersi a certi parametri curriculari e altro) ma, nel passaggio graduale dal pensare competitivo al pensare comune, è già un primo passo.

In cima a tutto questo, il Presidente eletto Obama ha dato il via a un mare di cambiamento emotivo che ha ridato speranza a tutto, perfino alle scuole pubbliche!
...
Credo che questa rinascita non sia nata a Washington, ma sia cresciuta da tante piccole rivendicazioni gemmate in ogni città, dalla più piccola alla più grande.
Qui a Los Angeles un gruppo di madri appassionate, me inclusa, hanno costituito un comitato
per promuovere l'organizzazione di attivismo all'interno delle scuole pubbliche, guidato dalle madri. Siamo indignate sia per i continui tagli di bilancio (la California è la nona più grande economia a livello mondiale ed è al 48 posto per finanziamento della pubblica
istruzione), sia per l'assoluto spreco di dollari nel budget per l'educazione (Los Angeles spende $79 milioni all'anno per consulenti; dal 2001 al 2007, mentre le iscrizioni sono scese del 6 per
cento e 500 posti di insegnamento sono stati tagliati, i costi amministrativi della nostra burocrazia si sono gonfiati di quasi il 20 per cento).

Il nostro attivismo si è evoluto dai blog alle manifestazioni di strada, fino alle raccolte di fondi e all'azione politica. La nostra prima mamma, Zobel-Angel Rodriguez, si è presentata per il consiglio di istituto. Non ha accumulato nessun bottino di guerra, ma ha solo noi volontari al suo
fianco. Quando si è candidata, nello spazio in cui le veniva richiesta la professione, ha scritto semplicemente "Madre".

E' solo un inizio, ma abbiamo tempo (il mio bambino più piccolo è in prima
elementare). E come i democratici ora in carica, abbiamo Internet. Da genitori a lungo
alienati dalla discussione sulla pubblica istruzione su scala nazionale,
stiamo cominciando a realizzare che il vero cambiamento dipende da noi.

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