No ai tagli della Gelmini!

Questo blog è nato come strumento di supporto all'attività di un nutrito gruppo di genitori della provincia di Pistoia che spontaneamente si sono riuniti per condividere il dissenso civile verso la legge 133 , il D.L. 137 e successiva L. 169 e tutte le recenti disposizioni del governo in tema di scuola e diritto allo studio, che noi tutti riteniamo assolutamente inique. Questo blog , pur se originato da genitori con figli in età scolare, vuole essere aperto ad ogni contributo proveniente da altre istituzioni come Università, Ospedali e ogni struttura pubblica avente un ruolo centrale nel tessuto sociale ; tutte le strutture pubbliche infatti sono oggi a rischio.

Per contattarci usa il modulo a lato, oppure scrivi a info@genitoripistoia.it

martedì 21 ottobre 2008

“Distilla veleno una fede feroce”


Pubblichiamo qui un pensiero di Vincenzo Viola, storico Professore al Liceo Carducci di Milano:


La mozione, approvata dalla Camera su proposta della Lega, che impegna il governo a “rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado” è senza ombra di dubbio un atto di razzismo, che viola apertamente la Costituzione repubblicana e attenta ai diritti di tutti gli uomini.
Esso ha come esplicito antecedente la legislazione razziale fascista, emanata nel 1938, che, come primo atto, ha espulso i ragazzi ebrei dalle scuole pubbliche italiane.

Cacciare dalla scuola è in generale un atto crudele: vuol dire negare un futuro, costringere alla subalternità e all’emarginazione.In questo caso in particolare è anche perverso perché condanna all’ignoranza prendendo a pretesto un’ipotetica carenza culturale, la scarsa conoscenza della lingua: invece di affrontare il problema in positivo (l’integrazione scolastica, l’utilizzo di mediatori culturali, la vita scolastica in comune con ragazzi che parlano italiano...) lo si vuole risolvere in maniera negativa, attraverso l’eliminazione. E dopo i ragazzi stranieri chi vorranno eliminare? I portatori di handicap? Quelli con problemi psichici? Quelli socialmente disagiati? E poi?

Ma non basta: cacciare dalla scuola vuol dire produrre un danno irreversibile anche a coloro che nella scuola ci resteranno, privati dalla ricchezza del confronto tra culture, educati nei fatti al disprezzo dei loro simili, divenuti loro malgrado prototipi di una società ghettizzata, impaurita, razzista, in cui ogni gruppo socio-culturale si organizzerà come nemico dell’altro. È questo il presente e il futuro che possiamo accettare?

No, bisogna scuotersi e risvegliare le coscienze: sono sotto attacco valori assolutamente fondamentali, manomessi per volgari interessi di bottega elettorale in uno scambio di favori che definire immondo è ancora eufemistico. Questa questione non può affondare nel silenzio o con una sconsolata scrollata di spalle: il razzismo, veleno implacabile, non deve passare.
Dobbiamo far sentire la nostra voce, dobbiamo ribellarci: il tamburo di Madre Courage che annuncia che la città sta per essere messa a ferro e fuoco suona per noi e noi ad ogni costo dobbiamo farlo risuonare più forte.

Guai a noi se ben presto dovessimo dire: “E’ tardi, è ormai troppo tardi!

Nessun commento: